giovedì 25 marzo 2010

Legge sulla privacy: i dati personali

Come anticipato nello scorso post della categoria legge e web, in questo articolo cominciamo ad occuparci delle problematiche relative al trattamento dei dati personali, con particolare riferimento a quanto può interessare un webmaster.

Anche se l'ho scritto già qualche decina di volte negli scorsi post, a scanso di equivoci preferisco ripeterlo: io non sono un avvocato e non ho compiuto studi sistematici sugli argomenti legali di cui parlo nei miei post, quindi, pur ponendo sempre la massima attenzione a fornire informazioni attendibili, vi invito a prendere quanto scrivo solo come spunto di riflessione e, nel caso di dubbi, a rivolgervi al vostro legale di fiducia.

Prima di entrare nello specifico, è opportuoo introdurre alcune nozioni sulla privacy, presentate nei primi articoli del decreto n. 196/2003, allo scopo di cominciare a fissare alcuni punti.

Innaizitutto, il testo di legge (composto di ben 186 articoli) si divide in tre parti:
  1. DISPOSIZIONI GENERALI (artt. 1-45): in questa parte vengono introdotte i principi e le definizioni generali e ad esso dedicheremo questo post e alcuni dei successivi;
  2. DISPOSIZIONI RELATIVE A SPECIFICI SETTORI: (artt. 46-140): qui vengono date disposizioni per l'applicazione a particolari ambiti e di questa parte affronteremo solo quanto può interessare il responsabile di un sito web;
  3. TUTELA DELL'INTERESSATO E SANZIONI (artt. 141-186): in questa parte vengono illustrate le sanzioni (anche penali) che possono derivare dalla non osservanza della legge e anche a questo aspetto, nei prossimi post, dedicheremo la necessaria attenzione.
L'art. 1 del testo stabilisce che "Chiunque ha diritto alla protezione dei dati personali che lo riguardano": il primo passo è quindi capire che cosa si debba intendere per "dati personali" e per "diritto alla protezione" di essi; in questo articolo, in particolare, ci concentreremo sulla definizione di dato personale.

L'art. 4 fornisce la seguente definizione di dato personale: qualunque informazione relativa a persona fisica, persona giuridica, ente od associazione, identificati o identificabili, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione (...).

I dati personali, a loro volta si dividono in:
  • dati sensibili: permettono di rivelare alcune caratteristiche di una persona, come la religione, l'origine etnica, l'orientamento politico, ecc...
  • dati identificativi: permettono l'identificazione diretta di una persona (per esempio, nome e cognome, codice fiscale, ecc...);
  • dati giudiziari: permettono di rivelare la situazione giudiziaria della persona, ad esempio se ha carichi pendenti, se è imputata in un processo, ecc...
Oltre alla definizione di dati personali, l'art. 4 definisce anche il cosiddetto dato anonimo: il dato che in origine, o a seguito di trattamento, non puo' essere associato ad un interessato identificato o identificabile (un esempio di dato anonimo, tipico nella gestione di un sito web, può essere il numero di accessi effettuati ad un sito usando un certo browser: in tal caso, sappiamo che un certo numero di persone hanno visitato il nostro sito usando quel browser, ma non possiamo identificarle).

Chiarito che cosa si intende per dato personale, nel prossimo articolo ci occuperemo delle persone che entrano in gioco, dal titolare del trattamento all'interessato.

A presto.

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