venerdì 9 gennaio 2009

Aspetti fiscali di un sito web - Donazioni con PayPal

In questo articolo comincerò ad affrontare le problematiche relative agli aspetti fiscali del web, nelle quali ci si imbatte non appena si cerca di utilizzare il proprio sito per guadagnare denaro, o anche solo per ripagarsi le spese di gestione; il contenuto di questi articoli e di altri che pubblicherò nei prossimi giorni saranno successivamente integrati per formare un unico capitolo della guida alla creazione di un sito, come ho accennato nell’ultimo post.

Prima di cominciare voglio ribadire, a scanso di equivoci, quanto dissi a suo tempo in occasione della pubblicazione del capitolo della guida riguardante gli aspetti legali del web, cioè che non sono un giurista e nemmeno un commercialista, quindi non ho svolto studi sistematici sugli argomenti che affronterò: di conseguenza, nonostante la massima cura messa nell’esposizione di essi, invito i lettori a non prendere per buono tutto quanto pubblicato, ma a considerarlo solo uno spunto di riflessione e a rivolgersi al proprio consulente di fiducia per una corretta applicazione delle norme.

Il primo argomento che affronterò riguarda le donazioni, a favore di chi gestisce un sito web, fatte dai visitatori, tipicamente attraverso il sistema PayPal (il pulsante Donate che si vede in alcuni siti web, per intenderci).

Prima di passare ad esaminare la problematica fiscale relativa, voglio fare una breve premessa sul funzionamento tecnico del sistema: PayPal è uno strumento usato nel commercio elettronico, che fornisce all’utente un conto corrente virtuale, collegato ad un conto reale, oppure ad una carta di credito (PostePay è forse la soluzione più comune), che permette di inviare e ricevere pagamenti tramite Internet. Il conto PayPal può essere usato anche per ricevere donazioni, infatti il sistema stesso fornisce i cosiddetti pulsanti Donate, che in pratica non sono altro che dei link grafici, i quali possono essere inseriti nel proprio sito: il visitatore che vuole fare una donazione non deve fare altro che cliccare sul pulsante e seguire le istruzioni (inserire il numero della propria carta, l’importo, ecc …).

Passando ora agli aspetti legali e fiscali, le donazioni sono innanzitutto disciplinate dal Codice Civile (art. 769 e seguenti) che precisa che esse devono essere fatte tramite atto pubblico (art. 782) a meno che non si tratti di donazioni di modico valore, come stabilito dal successivo art. 783. Ma che cosa significa modico valore? Lo stesso articolo non fissa parametri precisi, ma si limita a dire che la modicità deve essere stabilita anche in rapporto alle condizioni economiche del donante; nella fattispecie delle donazioni ai webmaster, tuttavia, trattandosi tipicamente di cifre piccole (pochi Euro) non credo che si vada oltre il concetto di modicità, quindi non è necessario l’atto pubblico.

Per quanto riguarda, invece l’aspetto fiscale della faccenda, si deve far riferimento alla legge n. 286 del 24 Novembre 2006, che stabilisce i parametri per le imposte sulle donazioni, senza stabilire un limite minimo al di sotto del quale l’imposta non sia dovuta (salvo casi particolari) e senza operare alcuna distinzione tra donazioni modiche e non. Un’applicazione letterale della norma, quindi, richiederebbe il pagamento dell’imposta su ogni donazione (anche di 1 €) ricevuta con PayPal o con qualunque altro sistema, con la conseguente complicazione della gestione del tutto.

Fortunatamente, in seguito è intervenuta l’Agenzia delle Entrate con una circolare (precisamente la Circolare n.3 del 22 Gennaio 2008, consultabile nel sito dell’Agenzia a questa pagina) che precisa esplicitamente, al paragrafo 2 (Ambito oggettivo di applicazione) che l’imposta sulle donazioni non si applica a quelle di modico valore: di conseguenza, si può mettere nel proprio sito il pulsante Donate, senza essere tenuti, finché le donazioni rimangono modiche, ad alcun adempimento fiscale.

E’ appena il caso di notare che tutto ciò è valido solo se le donazioni sono erogazioni liberali propriamente dette, cioè se sono facoltative e se per esse non è fissato (e nemmeno suggerito) un importo minimo. Inoltre, le donazioni non debbono costituire una condizione necessaria per accedere ai contenuti o ai servizi offerti nel sito (o anche a una parte di essi), cioè non deve esserci alcuna discriminazione tra i visitatori che donano e quelli che non lo fanno; se così non fosse, le “donazioni” perderebbero la caratteristica di liberalità, si trasformerebbero in pagamenti e diventerebbero, in definitiva, solo un espediente per nascondere una vera e propria attività commerciale (che richiede un diverso, e più oneroso, inquadramento), cosa che può portare, come è facile immaginare, a pesanti sanzioni.

Nel prossimo articolo sugli aspetti fiscali di un sito web affronterò il discorso relativo ai programmi di affiliazione e, in particolare, a Google Adsense (uno dei più noti). Come sempre, sono graditi suggerimenti ed osservazioni.

A presto

22 commenti:

  1. Complimenti per la chiarezza con la quale hai affrontato e fatto luce sulla cosa... oltre a me, penso, tanti altri se ne gioveranno... adesso tocca a te mettere un bottone per accettare le donazioni ;-) alla prox.

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  2. Grazie della visita e dei complimenti!
    Quanto al bottone PayPal penso che, più che sul blog, lo metterò sul sito non appena lo avrò aggiornato e ristrutturato :-)
    Grazie ancora e a presto!

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  3. Salve Seo Test,
    già qualcuno mi ha informato che su un forum è apparso, in data 9 marzo 2009, un articolo molto simile al mio in alcune parti. L'autore dell'articolo, come se non bastasse, in un post di ieri accusa me di aver copiato da lui.

    Io sono tranquillissimo, dal momento che sono in grado di dimostrare, in sede legale, la paternità di questo post. No, non mi riferisco alla data e all'ora di pubblicazione di Blogger, che possono facilmente essere alterati, come giustamente fatto notare nel forum di cui sopra, ma al fatto che ho l'abitudine, prima di pubblicare ogni articolo, di apporvi FIRMA DIGITALE E MARCATURA TEMPORALE, tramite un servizio di PEC (Posta Elettronica Certificata) fornito da un provider accreditato presso CNIPA.

    Ho già provveduto a contattare gli amministratori del forum, con l'intenzione di risolvere la questione in modo bonario, e sono in attesa di risposta. Se necessario, invierò loro il messaggio originale PEC (quello del 9 gennaio), così potranno agevolmente verificare la validità della firma digitale e della marca temporale.

    Spero in un atteggiamento collaborativo da parte dello staff del forum.

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  4. Informo i visitatori del blog che ho avuto un confronto sereno con i moderatori del forum e lincidente è chiuso.

    A presto.

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  5. ciao, ma se io metto un link con "donazione via Bonfico Bancario" posso farlo?
    Perchè tutti usano solo Paypal?
    Ti costringe ad iscriverti ed usare la carta di credito, ovvero il 90% te lo tagli fuori..
    Grazie

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  6. Salve Beatotrader,
    grazie della visita e del commento.

    Dal punto di vista fiscale l'unica cosa che conta è che si tratti di donazioni di modico valore; la modalità con cui avviene la donazione (tramite paypal, versamento su c/c postale, bonifico bancario, in contanti, ecc...) al fisco non interessa.

    Il fatto che tutti usino paypal credo sia legato solo a una faccenda di comodità.

    Parlando del 90% a cosa ti riferisci? Non mi pare che le commissioni paypal siano così alte...

    A presto

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  7. ciao, sempre a proposito di questo tuo utilissimo post
    scrivi:
    Fortunatamente, in seguito è intervenuta l’Agenzia delle Entrate con una circolare (precisamente la Circolare n.3 del 22 Gennaio 2008, consultabile nel sito dell’Agenzia a questa pagina) che precisa esplicitamente, al paragrafo 2 (Ambito oggettivo di applicazione) che l’imposta sulle donazioni non si applica a quelle di modico valore: di conseguenza, si può mettere nel proprio sito il pulsante Donate, senza essere tenuti, finché le donazioni rimangono modiche, ad alcun adempimento fiscale.

    Ma a parte il concetto di modico valore riferito alla singola donazione, che sarebbe dunque esente tasse...
    Come si applica il concetto di modico valore AL TOTALE ANNUALE DELLE DONAZIONI percepite?
    Ovvero se incasso 1000 euro di donazioni all'anno non dichiaro nulla al fisco e se incasso 10.000 mila euro di donazioni devo metterle in dichiarazione redditi?
    C'è un tetto secondo te?
    Grazie

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  8. Nelle norme in materia, almeno per quanto ne so, si fa sempre riferimento alla singola donazione e mai al numero di donazioni che si possono ricevere in un anno o all'importo complessivo. Ad esempio, se ricevi 1000 donazioni da 10 euro ciascuna, ognuna di queste è trattata come donazione di modico valore e il fatto che ne abbia ricevute altre 999 non è rilevante, stando ad un'applicazione letterale della norma.
    Bisogna però dire che una situazione del genere non sarebbe molto realistica e che se le donazioni diventano "troppe" un verificatore fiscale potrebbe insospettirsi e pensare che dietro quelle donazioni ci siano i compensi per qualche attività commerciale o, peggio, illecita (riciclaggio, ecc...). In questo caso non so se l'onere della prova sia tuo o della Guardia di Finanza.
    In ogni caso, di questa cosa non mi preoccuperei più di tanto: tieni conto, infatti, che anche siti di grosse dimensioni (con migliaia di visitatori giornalieri), almeno stando a quanto dicono i webmaster, con le donazioni arrivano al massimo a qualche centinaio di euro all'anno, quindi il rischio di un numero di donazioni eccessivo e/o di un importo complessivo non modico direi che è molto remoto (per non dire impossibile).

    A presto.

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  9. Caro paolo, grazie per la risposta.
    Però sui totali di donazioni all'anno devo dissentire.
    Conosco per certo dei Blog che ricevono circa 5000-7000 euro all'anno.
    Volevo sapere se hai delle fonti informate sulla questione.
    Grazie

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  10. Beh, a dire la verità delle fonti certe non ce l'ho, mi baso principalmente su quello che leggo in giro su forum e blog.

    Probabilmente i blog di cui parli sono in lingua inglese (negli USA è più diffusa la cultura delle donazioni per l'informazione, i software freeware ecc...)

    A questo punto sinceramente non saprei che dirti: secondo me, stando alle norme, non dovresti fare nulla finché le singole donazioni rimangono modiche, anche se il totale modico non è.

    In ogni caso 5000-7000 euro all'anno sono veramente tanti e se un blog arriva a raccogliere simili cifre solo con le donazioni deve avere un volume di traffico molto elevato: in una tale situazione, l'inquadramento fiscalmente più oneroso (ovvero l'impresa individuale) non sarebbe più un problema e permetterebbe di affiancare alle donazioni anche vendita di spazi pubblicitari, servizi a pagamento, ecc... che farebbero crescere di parecchio le entrate. A quel punto, per risolvere definitivamente la questione, puoi sostituire la donazione con la vendita di un piccolo gadget sponsorizzato, il cui ricavato è destinato al mantenimento del sito, e il cui inquadramento fiscale (vendita di beni) non sarebbe un problema nell'impresa individuale.

    A presto.

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  11. E se a ricevere la donazione tramite paypal è un ente no profit vale lo stesso discorso delle cifre modiche per la loro dichirazione? per dichiarare cifre non modiche che documenti bisogna produrre considerando che la transazione avviene tramite paypal? è sufficiente la stampa della schermata con i dati della transazione o ci sono appositi formati da rispettare?

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  12. Buongiorno Elisa,
    grazie della visita e del commento.
    Venendo alla tua domanda, io ho svolto a suo tempo una piccola ricerca solo per le persone fisiche, per quanto riguarda gli aspetti fiscali delle onlus sinceramente non saprei...
    Ti consiglio di visitare il forum per webmaster Alverde, in cui c'è un'apposita sezione dedicata agli aspetti legali e fiscali del web, e di postare lì il quesito; il forum è frequentato anche da commercialisti, che sicuramente sapranno indirizzarti.

    A presto

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  13. Buonasera Paolo,
    perdona se magari vado un attimo fuori tema, ma non saprei a chi chiedere.
    E' possibile fare una donazione anonima via PayPal di 10.000€? Il ricevente vive in Canada, per ciò approfitterei del servizio di cambiavaluta di PayPal pagando la relativa commissione (donerei più o meno 7.400 CAD), ma vorrei avere la certezza che il destinatario non debba pagare niente.
    Ho ricevuto una grossa eredità e desidero dare questo piccolissimo dono a questa persona, quei 10.000€ sul mio conto corrente a questo punto sono davvero irrilevanti, per ciò sono sicuramente nell'ambito del "modico valore" per via di donazione.
    Qualsiasi aiuto o suggerimento mi sarà prezioso, grazie in anticipo e a presto!

    Silvia

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  14. Buongiorno Silvia,
    innanzitutto grazie della visita e del commento.

    Venendo alla domanda, eventuali imposte sono a carico del beneficiario; essendo quest'ultimo residente in Canada (dove presumo abbia anche domicilio fiscale) si deve far riferimento alle leggi canadesi, che francamente non conosco, quindi non so cosa dirti...

    Puoi provare a visitare il forum per webmaster Alverde, in cui c'è un'apposita sezione dedicata agli aspetti legali e fiscali del web, e provare a chiedere lì.

    Buona giornata e a presto.

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  15. Ciao Paolo, ti ringrazio tanto per il link, la celerità della risposta e anche per le utili informazioni del tuo blog. :)
    Buona giornata a te,

    Silvia

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  16. Ciao Paolo!
    Arrivo subito al dunque....
    Non ho compreso bene la tematica relativa all donazione ad importo fisso minimo.
    Posso o non posso mettere sto fantomatico tasto paypal (o altro) per ricevere donazioni con un importo base di partenza?
    E' sempre una donazione modica o no?
    Se ad esempio la cifra è di 50euro allora è modica? se è di 99euro è modica?
    Ti chiedo questo perchè vorrei capire bene sino in fondo cosa si puo e non puo fare e dopo giorni di ricerca in internet sono capitato qui e credo tu abbia le risposte che sto cercando!
    Ti spiego, ho creato un software e vorrei darlo gratuitamente associandovi la possibilità di donare..... Qualè è quindi il minimo e il massimo della donazione per rimanere nella modica cifra? Inoltre vorrei sapere se posso metterlo gratis richiedendo però una donazione per coloro che vorrebbero l'assistenza. Nel senso che il software è gratis e tutti lo scaricano liberamente ma se vogliono avere l'assistenza, ovvero la mia perdita di tempo nel risolvere i problemi eventuali, devono donarmi qualcosa! Attenzione, non si sta discriminando chi fa la donazione e chi non la fa perchè il software è gratuito e dipenderà poi da chi lo utilizza saltarci fuori nel conoscerne l'utilizzo e le funzioni a meno che non mi faccia la donazione..... Spero di essere stato chiaro e spero anche che tu mi risponderai perchè ne ho veramente un enrome bisogno di consocere bene come muovermi. Grazie.

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  17. Ciao,
    quanto al concetto di modico valore, purtroppo la legge è molto vaga e non esiste un importo limite. Il codice civile dice solo che la modicità deve essere stabilita anche in base alle condizioni economiche del donante. In teoria, una stessa cifra può essere considerata di modico valore oppure no a seconda di chi te la dona.

    Quanto all'altro quesito, è vero che fai scaricare lo stesso software sia a chi dona che a chi non dona, però offri l'assistenza solo a chi dona: non ne sono certo, ma credo che si configuri come la vendita di un servizio (l'assistenza, appunto).

    Ti consiglio di porre il questito in uno dei forum per webmaster che hanno una sezione dedicata a problemi legali e fiscali nei siti web, come ad esempio, i forum AlVerde o GiorgioTave.

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  18. Buongiorno Giacomo,
    grazie della visita e del commento.

    A presto.

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  19. Grazie delle risposte che hai dato finora. Ma vorrei mi chiarissi un dubbio.
    Mettiamo il caso che io regalassi un libro scritto da me, stampato da me, rilegato da me, (senza casa editrice o tipografia, senza ISBN, senza nulla di nulla a parte il fatto che lo registro alla SIAE per proteggere i miei diritti d'autore). Nel libro indico al lettore un sito in cui può donare qualcosa in base a quanto gli è piaciuto il mio libro.
    Credo che coi 2-5-10 € che mi daranno come giudizio sull'opera io potrò comprare colla, fogli, cartone, filo per rilegare, e cartucce di inchiostro per poter fare una nuova copia del libro da regalare a qualcun'altro.
    In questo caso le donazioni che io ricevo vanno dichiarate come reddito ?
    Quante e quali tasse devo pagare allo stato ?
    Devo avere partita IVA perché faccio un regalo a chi mi pare?
    E' una questione di dimensioni delle somme coinvolte? O è una questione di modalità di richiesta della donazione (indicando o meno i costi crudi di stampa)?
    E' un commercio nascosto?
    Se è una truffa all'editoria?
    Esercizio commerciale clandestino?
    Ti ringrazio della risposta.
    Andrea

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    Risposte
    1. Buongiorno Andrea,
      intanto grazie della visita e del commento.

      Venendo alle tue domande, se le persone a cui regali le copie non sono obbligate a donare, cioè, una volta ricevuto il libro, possono decidere autonomamente se e quanto donare, allora direi che si tratta di erogazione liberale, quindi non va dichiarata come reddito; poi, essendo le donazioni di modico valore, non va nemmeno pagata l'imposta sulle donazioni, quindi direi che non devi fare nulla.

      In ogni caso, per maggiori informazioni, ti consiglio di rivolgerti a un commercialista (io non lo sono).

      Riguardo il deposito presso la SIAE di cui hai scritto (anche se non fa parte delle domande che mi hai posto), in realtà non è necessario per certificare la paternità dell'opera (firma digitale e marca temporale sono metodi altrettanto validi e molto più economici). Ti consiglio di approfondire questo tema leggendo questo mio articolo.

      A presto.

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