martedì 27 gennaio 2009

Aspetti fiscali di un sito web – Google Adsense (3)

TERZA PARTE

Nell’ultimo articolo ci siamo lasciati con la questione aperta relativa alla ritenuta d’acconto del 20% che Google dovrebbe detrarre dai nostri proventi e versare al fisco italiano: il problema nasce dal fatto che, essendo Google un soggetto extra UE, non può agire da sostituto d’imposta in Italia. Come anticipato nello scorso post, ho chiesto ulteriori chiarimenti, tramite mail, all’Agenzia delle Entrate.

Riporto di seguito il testo della richiesta:

Spett.le Agenzia delle Entrate,
con riferimento alla richiesta di informazioni n. […], alla quale avete risposto il […], il sottoscritto precisa che Google Inc. è un soggetto extra UE (ha sede negli USA).
Ciò premesso, chiede se Google debba (e possa) agire da sostituto di imposta ed operare la ritenuta d'acconto del 20%, come da Voi indicato nella risposta alla richiesta di cui sopra.
Distinti saluti.

Ed ecco il testo della risposta:

Gentile contribuente,
la risposta precedente è valida solo se GOOGLE (che è sicuramente un soggetto statunitense) si è identificato direttamente qui in Italia, o ivi possegga una stabile organizzazione. Tanto per chiarirci, se chi La paga è una rappresentanza di Google in Italia o una ipotetica Google-Italia, deve essere applicata la normativa italiana, e quindi la ritenuta del 20 %. Se non è così , come probabile, Google applicherà la ritenuta statunitense, se è tenuto a farlo. Lei dichiarerà il reddito nel quadro RL al rigo 16, e calcolerà l'imposta definitiva in base al suo reddito. Se negli Stati Uniti Le applicano una ritenuta, questa diventa un credito d'imposta qui in Italia, in quanto convenzionalmente non si tassano due volte i redditi percepiti. Cordiali saluti

Leggendo il contratto di affiliazione al programma Google Adsense, viene citata Google Inc. e non si fa cenno a Google Italia (che peraltro esiste), quindi, stando alla risposta ottenuta, Google non deve applicare la ritenuta d’acconto del 20%.

Ovviamente continua ad essere valido quanto scritto nello scorso post a proposito dell’altra richiesta di informazioni che ho presentato all’Agenzia delle Entrate, cioè che tali risposte (come l’Agenzia precisa sempre in fondo all’email) non sono rese a titolo di interpello, quindi non sono vincolanti per l’amministrazione finanziaria.

A presto per ulteriori approfondimenti.

3 commenti:

  1. Ciao Paolo! Hai scritto degli articoli molto utili. Da quello che hai scritto emerge il fatto che la legge italiana è ancora molto indietro e purtroppo per molti aspetti non è chiara. Noi comuni mortali dobbiamo essere bravi a interpretare e saperci arrangiare. Ciao.

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  2. Ciao Anonimo,
    grazie della visita e del commento.

    A presto.

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  3. l'iva va sempre messa e la devi versare tu visto che google non la versa, se ricevi 121 euro devi fare fattura 100 + iva e pagarla.

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