sabato 11 luglio 2009

La "giornata di rumoroso silenzio"

Come ho anticipato su Twitter qualche ora fa, il prossimo martedì 14 luglio prenderò parte, come molti altri webmaster e blogger, alla cosiddetta "giornata di rumoroso silenzio", per protestare contro il disegno di legge Alfano (quello sulle intercettazioni). Oltre alle intercettazioni, questo ddl mette mano anche al cosiddetto obbligo di rettifica, ovvero l'obbligo, per il direttore di una testata giornalistica, di rettificare quanto pubblicato in merito ad un soggetto, se quest'ultimo ritiene ciò lesivo della sua dignità o, comunque, contrario alla verità.

Quanto previsto già da tempo per la carta stampata verrebbe esteso, se tale ddl fosse approvato, anche ai "siti informatici". Lasciando da parte l'imprecisione dell'espressione "sito informatico", che sarebbe il male minore, se la legge passasse, chiunque gestisse un sito o tenesse un blog sarebbe tenuto all'obbligo di rettifica entro 48 ore dalla richiesta dell'interessato e, qualora non ottemperasse, subirebbe una sanzione amministrativa da 15 a 25 milioni di lire (nemmeno la conversione in euro...). Tutto ciò è indicato all'art. 8 del disegno di legge, il cui testo integrale è facilmente reperibile in rete, ad esempio in questo blog.

Non è la prima volta che il governo (di più di un colore politico) tenta di mettere il bavaglio alla rete: voglio ricordare, tra gli illustri predecessori di questa proposta, il ddl Levi-Prodi (ottobre 2007) e il ddl Carlucci (vedi, ad esempio, questo articolo di Punto Informatico).

Inutile dire che simili leggi hanno come unico effetto la disincentivazione all'uso di Internet e non aumentano affatto, come si vuole far credere, la responsabilizzazione di webmaster e blogger: questi ultimi (come tutti i cittadini, del resto) sono già ora procedibili qualora commettano reati quali l'ingiuria e la diffamazione, previsti e puniti dal Codice Penale (artt. 594 e 595), indipendentemente dal fatto che siano commessi dentro o fuori la rete.

Se volete saperne di più sull'iniziativa della "giornata di rumoroso silenzio" e per sapere come aderire, vi invito a visitare il sito di Guido Scorza, docente di Diritto delle nuove tecnologie, che da tempo si sta occupando della libertà della rete.

A presto.

P.S. Aggiungo una nota personale. Chi mi conosce e segue il mio blog può rimanere meravigliato da un simile post. Non è la prima volta che mi occupo di argomenti legati agli aspetti legali e fiscali del web, ma finora ho sempre cercato di presentare e commentare le leggi in modo obiettivo, senza prendere posizione, ho cercato, insomma, di offrire ai miei lettori informazioni utili più che opinioni personali. Per la prima volta mi ritrovo a fare l'opinionista e devo ammettere che la cosa meraviglia anche me, ma, del resto sono anch'io un essere umano...

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