Nel primo post, dopo aver illustrato brevemente che cos'è Adsense e cme funziona, ho introdotto la questione dell'inquadramento fiscale, in particolare la domanda se occorra o no la Partita IVA.
Senza alcuna pretesa di certezza (come ho detto più volte, non sono un commercialista), nel secondo post ho spiegato perché, secondo me, la Partita IVA no serve.
Nel terzo post ho chiarito alcune questioni sulla ritenuta d'acconto: in sintesi, poiché la controparte contrattuale è, a seconda dei casi, Google Inc., con sede negli USA, o Google Ireland Limited, con sede in Irlanda (al momento in cui scrivo si sta attraversando una fase di transizione e coesistono entrambe le forme), essa (Google) non può versare per noi la ritenuta d'acconto al fisco italiano, in quanto fuori del territorio nazionale. Generalizzando agli altri programmi di affiliazione:
- se la controparte contrattuale ha sede legale in Italia, al momento del pagamento deve trattenere il 20% dell'importo che verserà al fisco;
- se, invece, ha sede all'estero, ci deve versare l'intero importo.
Anche nel caso in cui ad iscriversi al programma Adsense sia un possessore di Partita IVA, poiché Google non è un soggetto italiano, sorge il problema se le prestazioni siano imponibili oppure fuori campo IVA. Ho cercato di affrontare il complesso discorso sulla territorialità dell'imposta IVA:
- in questo post, per i contratti stipulati con Google Inc.;
- in questo post e in quest'altro, per quelli stipulati con Google Ireland Limited.
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